La festa del perdono

“Il frutto più prezioso del perdono ottenuto nel sacramento della penitenza 
consiste nella riconciliazione con Dio, 
la quale avviene nel segreto del cuore del figlio prodigo e ritrovato, che è ciascun penitente.
Ma bisogna aggiungere che tale riconciliazione con Dio ha come conseguenza,
per così dire, altre riconciliazioni, che rimediano ad altrettante rotture, causate dal peccato: 
il penitente perdonato si riconcilia con se stesso nel fondo più intimo del proprio essere, in cui recupera la propria verità interiore, si riconcilia con i fratelli, da lui in qualche modo aggrediti e lesi, si riconcilia con la Chiesa, si riconcilia con tutto il creato. 
Da questa consapevolezza nasce nel penitente, al termine della celebrazione, 
il senso della gratitudine a Dio per il dono della misericordia ottenuta, a cui lo invita la Chiesa. Ogni confessionale è uno spazio privilegiato e benedetto, dal quale, cancellate le divisioni, 
nasce nuovo e incontaminato un uomo riconciliato – un mondo riconciliato!”
( Giovanni Paolo II , Reconciliatio et Paenitentia , 31.V )

LA FESTA DEL PERDONO

“Questa è la volontà del Padre, che io non perda nessuno di quelli che mi ha dato” (Gv 6,39).
“ Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi ”. (Gv.20,22-23)
“Tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto anche in cielo” (Mt 18,18).
“Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio” (2 Cor 5,20).
Nella confessione la cosa più importante è incontrarsi con la Misericordia di Dio attraverso il sacerdote, perché Cristo ha affidato il ministero della riconciliazione ai suoi Apostoli , ai Vescovi loro successori e ai presbiteri loro collaboratori nel ministero sacerdotale. Essi diventano pertanto strumenti della misericordia e giustizia di Dio, ed esercitano il potere di perdonare i peccati “nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”. 
Quando il sacerdote dice : “Io ti assolvo dai tuoi peccati” è Cristo che proferisce queste parole. 
Nella persona del sacerdote incontrerai Gesù; 
parlagli con semplicità come si parla ad un amico; 
parlagli con verità perché Dio vede nel tuo cuore e sa meglio di te di cosa hai bisogno, ma è necessario che tu lo esprima come segno della tua consapevolezza di quanto è accaduto, del tuo pentimento e del tuo desiderio di tornare a Lui. Perciò:
  • Togli le maschere: esamina con serenità la tua situazione di fronte al male.
  • Precisa a te stesso il tuo male: la lotta al male inizia dalla lotta al proprio disordine. 
  • Esprimi a Gesù il tuo dispiacere e il tuo pentimento come segno della volontà di cambiare :
Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato i tuoi castighi, e molto più perché ho offeso te, infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa. Propongo col tuo santo aiuto di non offenderti mai più e di fuggire le occasioni prossime di peccato. Signore misericordia perdonami.
  • Affidati a Gesù: in una confessione sincera e chiara al sacerdote come faresti con Gesù. 
  • Impegno: prenditi un impegno concreto, deciso, fattibile . “Gesù Confido in Te” . Solo la fiducia in Gesù ti può aiutare a non scoraggiarti. Lo Spirito Santo ti aiuterà a guarire e a crescere. Con la frequenza assidua al sacramento della Confessione, sarai sicuramente una persona rinnovata dalla Grazia, più capace di amare , di servire Cristo nei fratelli, ma anche più forte nella lotta contro il male.
IN CONCRETO PER CONFESSARMI
1. Entro in Chiesa, mi inginocchio davanti al tabernacolo , che è il luogo della presenza di Gesù Eucaristia ed è …..segnalato da un lumino rosso sempre acceso..
2. Mi metto alla presenza del Signore. Gli chiedo scusa, perché non vado spesso da Lui, non gli parlo abbastanza; gli chiedo aiuto per vivere bene la confessione
(posso fare questa preghiera o una che conosco o rivolgermi a Lui con le parole che mi vengono dal cuore):
Signore so che Tu sei il mio Salvatore, Tu solo puoi salvarmi.
Con il Tuo Santo Spirito guida questa confessione;
aiutami e parlami attraverso il sacerdote, attraverso le sue parole. 
Gesù confido in Te.
Senza di Te non posso salvarmi, 
non posso uscire da questa mia sofferenza,
non posso vincere il male che è dentro e fuori di me. 
Ho bisogno del Tuo amore, della Tua pace. Vieni Santo Spirito.
3. Esamino la mia coscienza alla luce della Parola di Dio
4. Chiedo perdono a Dio esprimendogli dispiacere per il male fatto e il bene non fatto
5. Faccio il proposito di staccarmi dal peccato fatto 
6. Mi accosto al sacerdote: Dopo il saluto del sacerdote posso iniziare dicendo: 
L’ultima volta che mi sono confessato è stato…. 
Poi continuo dicendo: chiedo perdono a Dio per questi peccati……. (e li dico con umiltà , chiamandoli per nome)
7. Ascolto con attenzione la parola del sacerdote. 
8. Ricevo la penitenza , cioè il piccolo sacrificio, o la preghiera o l’atto di carità da compiere come segno del mio impegno a cominciare una vita nuova.
9. Esprimo ancora il mio pentimento con l’Atto di dolore o un’altra preghiera suggeritami
10. Ricevo L’ASSOLUZIONE dai peccati. Il sacerdote mi assolve dicendo :
“DIO PADRE DI MISERICORDIA, 
CHE HA RICONCILIATO A SE’ IL MONDO,
NELLA MORTE E RISURREZIONE DEL SUO FIGLIO, 
ED HA EFFUSO LO SPIRITO SANTO
PER LA REMISSIONE DEI PECCATI, 
TI CONCEDA, MEDIANTE IL MINISTERO DELLA CHIESA, 
IL PERDONO E LA PACE.
E IO TI ASSOLVO DAI TUOI PECCATI
NEL NOME DEL PADRE E DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO.”
11. Dopo la confessione mi fermo in preghiera per ringraziare Dio per la Sua Misericordia ; 
mi sento inviato ad annunciare con i fatti e le parole la salvezza di Dio:
“LODIAMO IL SIGNORE PERCHE’ E’ BUONO. ETERNA E’ LA SUA MISERICORDIA”
ESAME DI COSCIENZA
Il peccato è una mancanza d’amore verso Dio, verso il prossimo, verso noi stessi.
L’ esame di coscienza ti aiuta a precisare i tuoi peccati, cioè i tuoi vuoti di amore . 
Alla luce dei dieci comandamenti riassunti da Gesù nel comando di “amare Dio con tutto il cuore e di amare il prossimo come se stessi”, ecco uno schema che ti può aiutare ad esaminare la tua coscienza. 
Non tutto ti riguarderà ma tuttto ti farà riflettere ; chiediti : 
DALL’ULTIMA CONFESSIONE, QUALI SONO STATI I MIEI VUOTI D’AMORE NEI CONFRONTI DI DIO DEGLI ALTRI DI ME STESSO , DEL CREATO , CAUSATI DAI MIEI PENSIERI, DALLE MIE PAROLE, DAI MIEI ATTI , DALLE MIE OMISSIONI?
1- I TUOI RAPPORTI CON DIO 
Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore (Mt 22,37). 
- Senza la fede è impossibile essere graditi a Dio (Eb11,6) 
Ho fede anche nel momento della prova e della sofferenza? Ho fiducia nella Provvidenza? 
- Non potete servire Dio e i soldi (Mt 6,24) 
Confido in Dio o nella ricchezza, nel potere, nella carriera? 
- Nessuno eserciti la magia o consulti indovini (Dt 18,11). 
Sono superstizioso? Partecipo a sedute spiritiche? Consulto maghi, cartomanti, medium, sensitivi… ? 
- Cristo Gesù verrà a giudicare i vivi e i morti (2 Tim 4,1). 
Credo veramente nella vita eterna? 
- Pregate incessantemente (Ef 6, 18). 
Prego almeno mattino e sera? 
- Non pronunciate invano il nome del Signore (Es 20,7). 
Ho bestemmiato o nominato senza rispetto il nome di Dio, di Gesù, di Maria, dei Santi? 
- I primi cristiani erano assidui nell’ascoltare gli insegnamenti degli Apostoli, nella frazione del pane e nelle preghiere (At 2,42). 
Ho tralasciato la Messa domenicale? Vi partecipo con fede e attenzione, cercando di farla diventare una realtà viva e operante nella mia vita? Mi confesso con frequenza? Ho fatto la Comunione pur avendo peccati gravi non ancora confessati?
- Chi si vergognerà di me io mi vergognerò di lui (Lc 9,26).
Mi prendo cura della mia Parrocchia rendendomi disponibile per qualche servizio (…poveri, malati, anziani, emarginati, liturgia ,catechesi ) ? Sono testimone della mia fede in famiglia, nell’ambiente di lavoro, al bar, con gli amici? Amo la Chiesa a cui Gesù Cristo ha affidato l’opera della salvezza, nonostante i suoi limiti e imperfezioni? Mi limito a criticare il male che c’è nel mondo o mi impegno a vincerlo per quanto posso?
2- I TUOI RAPPORTI CON IL PROSSIMO 
Amatevi come io vi ho amati (Gv 13,34). 
- Sei cristiano per quanto riguarda la tua vita coniugale 
Sono capace di affetto, di fiducia, di amicizia, di gentilezza, di comprensione, Sono fedele (e la fedeltà non è solo non tradire: è dedicare la propria vita, è il dono di sé) ? Sono egoista nel decidere di limitare il numero dei figli? 
- la responsabilità di genitore 
Mi dedico ai figli, li rispetto, li lascio crescere, favorisco la loro presa di responsabilità? 
Sono più preoccupato della loro salute e del loro avvenire economico, che non della loro vera educazione morale Sono per loro testimone di vita con i fatti ?
- l’aborto
Qualunque sia stata la motivazione all’origine della decisione, l’aborto è un grave delitto contro la vita. 
L’ho commesso o anche solo consigliato? 
- le reazioni con parenti anziani 
li so ascoltare, rispettare e valorizzare? 
- Versa sangue chi rifiuta il salario all’operaio (Sir 34,22). 
Ho defraudato i miei dipendenti? Ho preteso bustarelle? Ho approfittato della mia posizione per interessi personali?
- Chi non vuol, lavorare neppure mangi (2 Ts 3,10). 
Sul lavoro o nello studio sono stato pigro? Ho perso tempo? Sono sleale e arrivista? 
- Fuggite l’immoralità (1 Cor 6, 18). 
Mi sforzo di correggere le mie passioni egoistiche: superbia, avarizia, invidia, ira, sensualità, gola, pigrizia? 
Ho rispettato il mio corpo e quello degli altri? Ho commesso atti impuri da solo o con altri?
Convivo o sono sposato solo civilmente? Vivo cristianamente il tempo del fidanzamento?
- Beati i puri di cuore (M t 5,8). 
Evito di vedere e leggere cose pornografiche? Ho usato gli altri?
- Chi odia il proprio fratello è omicida (1 Gv 3,15). 
Conservo sentimenti di odio, rancore, gelosia? Ho sempre perdonato? Ho chiesto perdono per il male fatto?
- Non mentitevi gli uni gli altri (Col 3,9).
Ho giurato il falso? Ho detto bugie? Ho parlato dietro le spalle? 
Ho mormorato e detto male degli altri? 
- Non giudicate, non condannate (Lc 7,37). 
Io invece cosa ho fatto? 
- Chi sa fare il bene e non lo compie commette peccato (Gc 4,17). 
Aiuto i malati, i poveri? Le scelte sociali o politiche tengono conto che il nostro debito non è verso i soldi, ma verso il prossimo in Dio? 
3. I TUOI RAPPORTI CON LE COSE 
Dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore, dice Gesù (Lc 12,34.) 
- L’ attaccamento al denaro è la radice di tutti i mali (1 Tm 6,10). 
Sono attaccato alle cose, ai soldi, ai vestiti, alle comodità? Penso anche agli altri? Ho fatto del male con la menzogna, la maldicenza, il furto, la violenza, l’ingiustizia, l’odio?
- Non abbiamo portato nulla in questo mondo e non potremo portar via nulla (1 Tim 6,7-8). 
Mi accontento di ciò che ho o sono avido e invidioso di chi sta meglio di me? Ho rubato? Ho pagato le tasse dovute? Ho creato liti per avere eredità, proprietà, ecc.? 
- La fine di tutte le cose è vicina. Siate dunque moderati e sobri per dedicarvi alla preghiera (1 Pt 4,7). 
Ho cercato di conoscere la mia vocazione (di laico,di sposato, di consacrato) e la sto realizzando?
Spreco il tempo e le cose? Rispetto la natura? Uso con equilibrio l’auto, la televisione, il computer, internet, il cellulare , la musica? Mi controllo nel mangiare? Faccio uso di droghe? vendo droga agli altri? Esagero negli alcolici, nel fumo…?
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Atto di dolore
Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato i tuoi castighi, e molto più perché ho offeso te, infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa. Propongo col tuo santo aiuto di non offenderti mai più e di fuggire le occasioni prossime di peccato. Signore misericordia perdonami.